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Donna del XXX secolo

ANNO: 2014

TECNICA: Resina e acrilico - 180x55cm

MOSTRE: Uno degli ultimi lavori del maestro Bruno Fael

DOCUMENTAZIONE: docu ita

DESCRIZIONE: Ha scritto di lui Pierre Restany: “Dipingere per Faël è fine a se stesso, non ha nulla da provare o da dimostrare nella sua attività poetica. Il messaggio di Faël è puramente energetico, è un impulso organico profondo. La sua pittura è energia pura e costituisce il suo contributo spontaneo al grande smistamento delle energie cosmiche nella libera circolazione nello spazio planetario ed interplanetario. La sensibilità di Faël funziona come una spugna o un condensatore elettrico. E’ un emittente ricevente e la vocazione artistica di Faël corrisponde a questo fenomeno di tipo respiratorio. E’ inutile chiedergli che cosa intenda dipingere, o per chi, o cosa dipinge. La sua risposta sarebbe chiara: Dipingo e basta”.

“L’inverno scorso guardavo una sfilata di moda a Milano, sul tema dell’uomo e della donna dell’anno 3000. Era piuttosto futurista...Mi ha dato l’idea di lavorare sul tema della pelle come linguaggio...”
Bruno Fael

Il risultato sono stati quindici manichini alti due metri, e altri più piccoli, busti e bassorilievi. Sono in resina e altri materiali. Ha dovuto elaborare una pittura che sia forte, con tonalità metalliche. Potremmo immaginare delle corazze, come un legame tra il passato e il futuro. Ogni figura è unica e dipinta a mano dall’artista. La pelle ha, dopo tanto tempo, un linguaggio, spiega Bruno Fael, che è tornato di moda con il gusto attuale delle cicatrici, dei tatuaggi, del piercing..Ho voluto lavorare su questo linguaggio primitivo. L’opera qui presentata ha particolare importanza perchè è l’ultimo lavoro del genere e uno degli ultimi in assoluto del maestro Bruno Fael, scomparso nel 2015.