BRUNO FAEL
Bruno Fael nasce a Sacile, in Friuli, nel 1935.
La sua prima mostra avviene nel 1962 a Treviso. Aperto un suo studio a Milano nel 1972, inizia a studiare il modo di trasformare la sua pittura in un gioco di “ideogrammi” più vicini alla scrittura della musica che alla scrittura della figurazione.
Nel 1978 incontra una giovane francese Yvonne Catelli che lo apprezza, lo sostiene e lo incoraggia a sviluppare il suo lavoro con rinnovata energia e diviene la sua Ninfa Egeria.
Nel 1986, da un incontro con Bruno Contenotte, nascerà una mostra-evento intitolata “psicromania attiva” realizzata alla “Galleria Quanta” di Milano, curata da Pierre Restany.
In quell’anno nasce anche un forte rapporto di amicizia con Mimmo Rotella.
Negli anni novanta nascono personaggi enigmatici di un’altra epoca, una visione nello spirito dell’Art Brut: guerrieri, uccelli, una fauna che risale alle origini del mondo.
L’anno 2000 viene interamente dedicato allo studio della “figura” effettuato su manichini a grandezza naturale degli anni sessanta che, con tatuaggi, piercing e un mosaico di forme e colori rappresentano la metafora di un’epoca tormentata.
Negli anni successivi, fino al 2005, l’artista concentra la sua attenzione sulla ricerca materica, proponendoci di rivisitare i miti del cinema. Nascono così una serie di mostre, tutte intitolate “Lo schermo fantastico di Fael”, un omaggio ai grandi registi della storia cinematografica. Capolavori che vengono presentati a Milano (Palazzo delle Stelline), Venezia (Scola dei Battioro e Tiraoro), Locarno (Museo Casorella).
Per altri due anni conduce intense ricerche e sperimenta nuove tecniche per poter concretizzare un suo pensiero fisso: trasportare le sue opere su vetro mediante una vetro fusione del tutto innovativa e particolare. Nascono così i “Vetri segreti” o “I sogni luminosi di Fael”.
Crea uno spettacolo libero, originale ed innovativo: “La musica prende forma”. Con lui ritroviamo l’armonia delle arti che ci regala con una mostra a Milano, nel 2013, intitolata “I miti del jazz e del blues”.
Dopo questi ultimi grandi successi, viene interpellato dalla Presidenza del WECC di Milano (World Expo Commissioners Club) per interpretare attraverso la sua arte ogni Nazione partecipante all’Expo Universale Milano 2015.
Vissuto a Milano dal 1968, dove è prematuramente scomparso il 26 Ottobre 2015, lascia con la sua ultima mostra “Il Pianeta, energia dell’anima” un ciclo monumentale di 148 opere dedicate ad ogni Nazione partecipante a Expo Milano 2015 oltre ad un patrimonio artistico di vari periodi.
MOSTRE
OPERE